Metti un weekend di fine estate in cui soffia bora (scura!) e la temperatura si abbassa all’improvviso…
Metti anche che il freddo e le raffiche ti abbiano portato l’ispirazione di stare ai fornelli e ti sia venuta voglia di mangiare qualcosa di buono, dolce, tipico… e “un pochino calorico”. E pure di stagione, come gli gnocchi di susine!
Non hai sotto mano la ricetta? la trovi qui, ma non una qualsiasi…
Pronta a tornare indietro nel tempo?
La ricetta che sto per darti, infatti, è quella di una volta. L’ho trovata in un vecchio libro di ricette, il “Manuale di cucina” di Caterina Prato, “traduzione sulla 22. edizione tedesca”, così si legge sulla copertina rigida in tela azzurra. 1893 l’anno di pubblicazione, a Graz: più di centoventicinque anni fa, che a scriverlo fa venire la tremarella alle dita e il timore di sfogliare le pagine ingiallite.
Eccola:
Per presso a poco 30 susine si fa di ½ litro di farina, 1 uovo, un pezzettino di burro, sale e latte freddo una pasta molle. Dopo spianata la si taglia a pezzetti quadrati, in ciascun dei quali si avvolge una prugna, ripiegando su sè stessa, premendo ed eguagliando la pasta, acciò non si rompa e sia dappertutto egualmente densa. Questi gnocchetti si fanno bollire nell’acqua salata in una casseruola, rimestolandoli da principio per impedire che s’attacchino al fondo. Cotti che siano, si ritirano uno per uno con una mestola bucata, e si mettono nel burro bollente, ove già prima si è fatto rinvenire delle briciole od ingiallire dello zucchero in polvere. Dopo averli agitati e l’umidità si sia svaporata, s’imbadiscono cosparsi di zucchero e cannella.
Meravigliosa, non trovi?
Ecco, a questo punto ti piacerebbe vedere una foto degli gnocchi appena fatti, fumanti e profumati di cannella… Mi dispiace, sono così buoni che finiscono molto rapidamente!
Ma per soddisfare il tuo desiderio – e quello di poter seguire una ricetta più moderna – ti invito a leggere il blog di Rita, che te la illustra passo a passo!
Buon appetito!